Legittimo il controllo del lavoratore in malattia a mezzo di servizi investigativi privati
Un lavoratore, durante un periodo di assenza per infortunio sul lavoro, era stato oggetto di accertamenti investigativi, da parte di agenzia privata, richiesti dal datore di lavoro. Tali accertamenti investigativi avevano appurato che il lavoratore, durante il periodo di assenza dal lavoro, svolgeva attività lavorativa, unitamente alla moglie, per una cooperativa di cui quest'ultima era dipendente. In particolare era stato sorpreso mentre prestava attività nella pulizia di locali di una Università, presso la quale quella cooperativa aveva un appalto. La Corte di Cassazione, nel ritenere legittimi gli accertamenti investigativi, tema peraltro dato per scontato nella lettura della motivazione, ha ritenuto legittimo il licenziamento in quanto il comportamento del lavoratore integra una “fattispecie di assoluta gravità sotto il profilo disciplinare, arrecando un evidente vulnus ai doveri di lealtà, fedeltà e collaborazione”, doveri che il lavoratore aveva pacificamente violato.